domenica 7 marzo 2010

Mai così in Basso, la repubblica della vergogna.

Le elezioni regionali ci permettono di scrivere due righine sul comportamento della politica espressa da questa repubblica. Un volta tanto non parleremo di corruzione e ladrocini. In questo caso parleremo di incapacità ? Mai così in basso, …in Lazio e Lombardia, il Pdl (Popolo delle Libertà) di Berlusconi, forza politica che - escluse brevi parentesi - governa questa povera Italia nostra da 15 anni circa, non è riuscito a presentare delle liste esenti da critiche, con evidenti criticità, tali da ritenere le stesse non valide in prima battuta dagli organi competenti di controllo. Fin qui si può ridere, del resto queste istituzioni le abbiamo già definite in diverse occasioni , come una repubblica “da avanspettacolo”, una sorta di repubblica delle banane europea.

Ma questa volta siamo andati oltre. Questa volta abbiamo passato il segno. Questa volta insomma, abbiamo voluto emulare il governo Bonomi del 1944, e quello De Gasperi del 1946. Questa volta abbiamo operato un colpo di stato in piena regola.

Perché se è vero che la legge è uguale per tutti, per coloro che dovrebbero dare l’esempio, la legge dovrebbe essere un dogma irrinunciabile. Invece questi signori, dopo aver sbagliato – e usiamo il verbo “sbagliare” per non dire imbrogliare - hanno gridato pure allo scandalo, hanno finto davanti al popolo – sempre più insonnolito e rimbambito - d’essere stati defraudati, …e si sono votati, veloci come il vento, un bel decretino, che definire uno scandalo è nulla !

L’hanno chiamato, “decreto interpretativo”, cioè una vergogna utile a validare uno sbaglio o tentato imbroglio (si vedrà). In pratica la Legge prescrive delle regole per la presentazione delle liste, ed il decreto, è utile ad “interpretare” la Legge stessa in modo da, non ciò che si deve, ma ciò che serve o ciò che conviene maggiormente.

Di fatto questo Decreto, che secondo il mio modesto parere supera in vergogna anche le leggi razziali del 1938 di fascista memoria, serve a “saltare” la Legge, per riammettere in Lombardia ed in Lazio le liste del Pdl. Punto !

Poc’anzi ho riso ? …ora, mi sento schifato. E’ un senso di vomito quello che mi prende allo stomaco, ma non abbiamo ancora finito ! In questo delirio di arroganza infatti, occorre citare anche il Sig. Presidente della repubblica. Giorgio Napolitano infatti, ha prontamente firmato il Decreto, dandogli validità. Nel tentativo di dare dignità a questo scandalo, si è tirata in ballo la Democrazia… poveretta. Secondo costoro, il Decreto, serve per dare al popolo di queste due importanti regioni italiane la possibilità di esprimere la loro preferenza anche per il Pdl.

A questo punto il senso di vomito è mutato in rabbia, in furore. Un furore tanto forte quanto é grande il senso di impotenza che mi accompagna da semplice cittadino di questo Paese.

Vogliamo far finta di credere che se in difficoltà si fosse trovata una listarella neo costituita, il Governo, il Parlamento ed il Presidente della repubblica si sarebbero dati tanta pena ugualmente ? La Democrazia sarebbe stata “usata” con lo stesso “nobile” fine ? Ho il fondato dubbio che la Democrazia sarebbe stata impugnata piuttosto per escludere questi sprovveduti o ingenui. Ed allora in una repubblica, dove si usa il guanto di velluto con i poteri forti, ed il guanto di ferro sui deboli, possiamo ancora parlare di Giustizia, di Democrazia, di Equità ? Infine per concludere, provo vergogna io stesso. Questa volta infatti mi tocca dar ragione a Di Pietro… è tutto detto, mai così in basso !

06.03.2010 – Alberto Conterio