Ancora in vacanza tra i “miei” boschi fresci ed umidi di questo fine agosto, leggo in linea un articolo molto interessante della Redazione ondine di “La Stampa” di Torino a proposito delle Tv sul Web, e non posso non pensare a Rex 1 di Lorenzo Beato, nostro geniale Segretario Giovanile di Alleanza Monarchica - Stella e Corona.
Vi propongo l’articolo, perché penso che sia illuminante della grande idea avuta da Lorenzo, dall’idea Tv Web in generale, e delle possibilità offerte da sfruttare :
“Il progetto interuniversitario "Altratv.tv" ha analizzato il panorama che negli ultimi anni si è arricchito sempre più di piccole tv su Internet, realizzate da videomaker per passione, gruppi di associazionismo e consorzi di giornalisti. Nel 2009 questi canali erano 284, oggi se ne registrano 346.
Si tratta di iniziative messe in piedi con entusiasmo e investimenti contenuti, grazie all’abbattimento dei costi del digitale, diffuse anche nei territori spesso non coperti dai media generalisti o non raggiunti da banda larga. Tutte insieme, fa sapere ’Altratv’, “se teletrasmettessero a rete unificata e in alcune occasioni è successo, con Rita101 e con Liberarete, farebbero quasi 500.000 utenti unici. In alcuni casi, un 40% degli accessi arriva dalle comunità di italiani all’estero o da realtà estere in relazione con l’Italia”.
Dalla nuova mappa pubblicata di Altratv.tv, emerge come la moltiplicazione dei canali sia «distribuita ora in modo parzialmente omogeneo in tutto il territorio italiano» e «si inverte invece il trend che ha visto un proliferare di canali lontani dai contesti metropolitani: nel 2010 la mappa della videopartecipazione dal basso si infittisce su Roma, Milano e Napoli. Moltiplicazione di canali anche in Emilia Romagna e in Puglia. Il dato che sorprende è la crescita delle web tv in Abruzzo. Complici il disastro del terremoto aquilano e la volontà di colmare un vuoto informativo, in queste zone le esperienze di videonarrazione dal basso si sono moltiplicate”.
Appare subito chiaro, che escludendo le tre aree in cui la concentrazione demografica “comanda”, cioè, Roma, Milano e Napoli, negli altri casi, Emilia Romagna, Puglia e Abruzzo, gli incrementi sono dovuti a situazioni di grande fervore politico o da grande disagio informativo.
L’Emilia Romagna è da sempre una fucina politica (degli eccessi), ma anche la Puglia oggi, dove la Presidenza Vendola, ha creato forti tensioni così come forti seguiti nella popolazione crea questa necessità alternativa di “comunicare”. In Abruzzo, la voglia di raccontare la verità poi, si scontra con l’omertà dei Media “autorizzati” dal regime di Governo, ed il Web diventa come in Cina, l’ultima frontiera !
La mia riflessione è che l’idea di Lorenzo con Rex 1, debba essere in tutti i modi coltivata, perché cresca, non solo in qualità, ma soprattutto in quantità di offerta e presenza. Non voglio essere frainteso, …non dico che dobbiamo abbandonare la via della qualità dell’informazione data, ma che su uno spazio infinito come è il Web, il moltiplicarsi di queste iniziative, tende a nascondere nella massa questa lodevole iniziativa. La goccia nel mare insomma. Se due anni fa Rex 1, deteneva 1/284mo. dello spazio Web Tv italiano, oggi, sappiamo che detiene 1/346mo. Dello stesso spazio, e occorrerebbe inoltre capire in termini di ore di trasmissione qual è il peso della stessa emittente !
Rex 1, così può essere considerato il primo baluardo nostro, alla divulgazione dell’ideale che ci sta a cuore, perché e se è vero che chi cerca questa informazione alternativa, è scontento di quella ufficiale, vuol anche dire, che è persona che indirettamente ritiene il sistema Italia repubblica, un “regime” contrario al buon vivere, quindi in ultima analisi, costui, è la persona più adatta ad captare e a condividere il nostro ideale !!!
500.000 persone con queste credenziali o biglietto da visita non possono essere ignorate da chi come noi è alla continua ricerca di visibilità. Ecco perché secondo il mio parere sarebbe bene studiare assieme come poter dare il massimo aiuto agli amici di Roma, per moltiplicare le ore di trasmissione, gli argomenti trattati, e quant’altro possa servire a far parlare la Monarchia perché sia non solo conosciuta, ma apprezzata e richiesta.
Alberto Conterio - 27.08.2010
Aggiornamento - 21/04/2020
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