venerdì 25 febbraio 2011

Il 17 marzo, esponiamo la Bandiera Italiana

Bandiera Italiana

Ricordiamo agli amici, che il giorno 17 marzo è la giornata più adatta per esporre il tricolore italiano. A chi avesse dei dubbi, ricordiamo che : nessuna legge ne vieta l’esposizione in pubblico, trattandosi del simbolo nazionale prima, con Re Carlo Alberto, del Regno di Sardegna e, per l’appunto dal 17 marzo 1861, di quella che per noi è la Patria e che per altri è solo il Paese.


Pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che dovessero assurdamente intervenire chiedendone l’occultamento, potranno e dovranno essere denunciati per “abuso d’ufficio” (art. 323 Codice Penale); ove invece si tratti di privati, dovrebbe essere sufficiente ricordar loro la necessità di farsi i fatti loro, senza recare ulteriori molestie, peraltro perseguibili in base all’articolo 660 dello stesso Codice Penale.  

domenica 13 febbraio 2011

I soliti compagni stupidi e trinariciuti

LEGA NAZIONALE TRIESTE

COMUNICATO STAMPA

I SOLITI COMPAGNI STUPIDI E TRINARICIUTI

L’avv. Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale e del Comitato per i Martiri delle Foibe, ha espresso tutto lo sdegno per le scritte ingiuriose che hanno deturpato il Centro di Documentazione annesso al Sacrario della Foiba di Basovizza.


Si tratta, evidentemente, dei soliti “compagni trinariciuti” che non si rassegnano al fatto che finalmente dopo tanti decenni di silenzio si parli della tragedia delle foibe.

Questi squallidi personaggi – ha concluso l’avv. Sardos – si sentono ovviamente eredi dei criminali infoibatori del comunista Tito.

Meritano fondamentalmente di essere compatiti perché alla stupidità a questi livelli è giusto rispondere solo con il compatimento.

Fermo restando l’auspicio che le forze dell’ordine facciano il loro dovere perseguendo gli autori di questi gesti.

Trieste, 12 febbraio 2011

IL PRESIDENTE
avv. Paolo Sardos Albertini

giovedì 10 febbraio 2011

10 febbraio : la giornata della memoria

Desideriamo ricordare la tragedia delle Foibe e dell'Esoso di tanti italiani da quel prezioso lembo della nostra Patria con una toccante poesia del poeta giuliano, Cristian Pertan

E' un appuntamento strano, istituito, questo giorno della memoria nel 2005, sembra non appartenere alle istituzioni ipocrite che l'hanno inserito in calendario, e che per tanto tempo hanno colpevolmente fatto finta di non sapere.
Purtroppo anche la società, la scuola e quant'altro dovrebbe ricordare, oppone resistenza a questa verità, molto spesso vengono imposte "verità" di comodo che tendono sempre a colpevolizzare i martiri e ad assolvere i carnefici. Noi siamo prima di tutto ITALIANI, e non possiamo tacere o dimenticare !



Terra rossa terra mia

Quando sono andato via
Ho affidato a te il mio cuore
Ti ho giurato eterno amore
Casa mia terra mia
Terra rossa sangue mio
Rosso il sangue dei miei padri
Massacrati ed infoibati
Sangue il pianto dei miei padri
Esiliati ed umiliati
Terra e sangue ho nel mio cuore
Terra rossa dolce amore
Lacrime della mia gente
Terra rossa che non sente
Il dolore mai lontano
Del popolo istriano
Vojo tornar voglio tornare
Vojo tornar voglio tornare a casa mia!
Istria, Fiume e Dalmazia né Slovenia né Croazia
Terra rossa terra istriana terra mia terra italiana!
Istria, Fiume e Dalmazia né slovenia né croazia
Terra dalmata e giuliana terra mia terra italiana!
Questa terra ho nelle vene
Questa terra mi appartiene
Terra nostra per la storia
Nel mio sangue la memoria
Terra e sangue sempre uniti
Non possono esser divisi
Terra mia santificata
Con il sangue terra sacra
Questa è la mia religione
L’unità della Nazione
Religione insanguinata
Religione della Patria
Terra pazzamente amata
Terra mai dimenticata
Ogni vero italiano
È anche dalmata e giuliano

Cristian Pertan

domenica 6 febbraio 2011

sabato 5 febbraio 2011

Scandali repubblicani !

I sultani di Sicilia

di Massimo Gramellini
5 febbraio 2011

Dopo attente riflessioni, la commissione incaricata di ridurre il numero dei consiglieri regionali siciliani da 90 a 70 ha deciso di soprassedere, «ben altri» essendo i problemi dell’isola. Non che abbia minimamente influito, ma per la completezza dell’informazione gioverà aggiungere che la commissione era composta dai consiglieri regionali medesimi. Il loro senso di responsabilità è al di sopra di ogni sospetto: di recente si sono ridotti lo stipendio del 10%. E’ vero, se ne sono aggiunti un altro 10%, alla voce «aggiornamenti culturali». Ma la cultura è importante. Come i viaggi di lavoro, del resto: 490 mila euro l’anno. E però non di sola cultura e di soli viaggi vive l’uomo. Così l’Assemblea regionale ha posto fine allo scandalo del ristorante interno, dove un pasto completo costava 11 euro. Il menu è stato raddoppiato (classico ed etnico), e il conto ridotto a 9. C’è poco da ridere: anche un risparmio di 2 euro può aiutare il bilancio familiare di persone che ne percepiscono appena 19.400 al mese, lordi.


Qualche lettore si starà domandando come mai i cittadini siciliani accettino questo scandalo finanziato dalle loro tasse (per inciso anche dalle nostre) senza ribellarsi. L’indole fatalista? Forse. Ma soprattutto il clientelismo: Palermo ha oltre ventimila dipendenti comunali. Per pagare i quali, a gennaio, il sindaco ha dovuto attingere ai fondi inviati da Roma per togliere la spazzatura dalle strade. Ventimila dipendenti, in effetti, sono un po’ troppi. Andrebbero ridotti, ma niente paura: se ne occuperà la prossima commissione.



Osservazioni…

E Raffaele Lombardo sarebbe colui che doveva moralizzare la politica della Sicilia e rivedere la storia del Risorgimento fatta di piemontesi ladroni che hanno affamato le popolazioni dell’isola ?

Ma non fateci ridere, …le popolazioni dell’isola dovrebbero cacciare lui, e rileggere le pagine del Risorgimento per trarne la forza necessaria a rifondare le istituzioni dell’isola che questa repubblica ha contribuito a trasformare in una latrina !