martedì 28 aprile 2009

Continuità resistenziale...

Per chiudere in “bellezza” l’argomento 25 aprile e Liberazione, proponiamo una carrellata di avvenimenti, che confermano quanto è stato scritto nell’opinione del nostro Coordinatore Alberto Conterio sulla festa del 25 aprile, e cioè che non è assolutamente la festa di tutti, fintanto che l’Italia avrà per manovratore la repubblica “nata” dalla resistenza come si vuol far credere.
E’ interesse di questa repubblica infatti che l’Italia che ha combattuto per la libertà e la democrazia resti nell’ombra a favore di chi ha riscritto la storia promovendo l’ipocrisia del teorema che la resistenza e la repubblica l’abbia fatta la sinistra (senza libertà e senza democrazia)

Visto quanto sotto, non ci teniamo affatto a far parte di questi festeggiamenti...
Sono i fischi, gli insulti e le intimidazioni descritte negli articoli che riportiamo che contraddicono i propositi del Presidente Giorgio Napoletano, non certo le nostre convinzioni monarchiche !

Alla prossima Sig. Presidente, alla prossima !


L’odio sfila in corteo: fischi e insulti per zittire Formigoni

Dalla Redazione (Il Giornale)
Una pioggia di fischi e insulti sul 25 Aprile milanese. Lo avevano minacciato i centri sociali, lo ha fatto tutta la sinistra (o quasi). Il discorso del presidente della Regione Roberto Formigoni è stato sopraffatto da una valanga di offese e cori ostili. Dall’inizio alla fine. A prescindere dalle parole, che quasi nessuno è riuscito a percepire.
Al corteo hanno partecipato circa 25mila persone. In piazza Duomo non era solo una minoranza a contestare. E il discorso del governatore era nello stesso tempo rispettoso e coraggioso: «Gli italiani hanno imparato a combattere tutti i totalitarismi, quello nazista e fascista così come quello comunista e stalinista», uno dei passaggi più fischiati. Come la conclusione, un rituale: «Viva il 25 Aprile, viva la Libertà, viva l’Italia». Fischi anche per l’assessore Giovanni Terzi, che rappresentava il Comune. «È stato un fatto di inciviltà della sinistra - ha commentato Formigoni in serata - non ho mai avuto paura di nessuno e di nulla sono contento di aver portato un contributo di chiarezza e pluralismo al 25 Aprile». Sul palco il segretario della Cgil Guglielmo Epifani e quello del Pd, Dario Franceschini.


25 aprile/ Protesta centri sociali, Alemanno non va a S.Paolo

Di Apcom
Sindaco rinuncia per evitare "gazzarra" a cerimonia Anpi
Roma, 25 apr. (Apcom) - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha deciso "con rammarico" di rinunciare alla sua partecipazione alla cerimonia dell'Associazione nazionale partigiani, prevista stamane a Porta San Paolo per celebrare il 64esimo anniversario della Liberazione. Una decisione presa dopo le segnalazioni della Questura "sulle forme di contestazione violenta" organizzate contro la sua presenza dai centri sociali. Lo ha confermato lo stesso Alemanno ai microfoni di Sky Tg 24. "Per un atto di responsabilità non posso aderire. Devo evitare che la situazione degeneri e si trasformi in gazzarra. Con rammarico devo rinunciare", ha commentato. Quanto alle celebrazioni previste per il 25 aprile, Alemanno ha parlato di "una festa di tutti gli italiani". "E' una data da cui partono la libertà e la democrazia su cui si fonda la Costituzione, sui cui valori ci identifichiamo", ha detto il sindaco di Roma. Certo, "non bisogna dimenticare la pietà umana per chi combattè dalla parte sbagliata", ha aggiunto Alemanno, "ma ciò non toglie che questa è una festa che rappresenta l'inizio della democrazia del nostro paese".


25 aprile, fumogeni e petardi contro il gazebo di Galli

Da Corriere Fiorentino
Alcuni giovani dei centri sociali e dell’area antagonista hanno lanciato due fumogeni e due petardi contro un gazebo dei sostenitori del candidato a sindaco del Pdl

Alcuni giovani dei centri sociali e dell’area antagonista hanno lanciato due fumogeni e due petardi contro un gazebo dei sostenitori del candidato a sindaco del Pdl Giovanni Galli in piazza Strozzi a Firenze, prima di rovesciare il tavolo su cui si trovavano volantini e altro materiale di propaganda. Una giovane di 23 anni, che era seduta al tavolo, è stata trasportata all’ospedale di Careggi per un controllo all’udito: uno dei petardi è esploso vicino a lei.

IL CORTEO IN VIA STROZZI - È successo nel pomeriggio del 25 aprile quando un corteo organizzato, è passato da via Strozzi dove si trovavano alcuni sostenitori di Galli. Uno dei fumogeni ha incendiato un pacchetto di volantini. Le fiamme sono state subito spente. L’intervento di alcuni agenti della Digos ha impedito che i due gruppi venissero a contatto. Il corteo è poi proseguito mentre i manifestanti lanciavano slogan contro le forze dell’ordine e contro il Governo.

LA RAGAZZA E' STATA DIMESSA - È già stata dimessa, dopo un controllo da parte dei medici del pronto soccorso la giovane, 23 anni, che era stata portata all’ospedale di Careggi. La ragazza, infatti, all’arrivo del corteo degli aderenti ai centri sociali, non era riuscita ad allontanarsi velocemente dal tavolo: si era infortunata nei giorni scorsi e ora si muove con le stampelle. I sanitari l’hanno invitata a effettuare altri controlli all’udito nei prossimi giorni.

GALLI - «Un gesto preoccupante, tanto più perché commesso nel giorno della festa di tutti». Così il candidato a sindaco del Pdl Giovanni Galli, ha commentato il lancio di fumogeni e petardi contro un gazebo dove si trovavano alcuni sui sostenitori. «È il segno di una città che non è più quella che i fiorentini vogliono. È Il segno del perché ogni giorno persone, di qualsiasi idea politica, mi chiedono di essere io a cambiarla. Io che come loro la amo e la voglio tollerante e civile», ha concluso Galli.
25 aprile 2009


25 aprile: sindaco Varese fischiato
Aveva sottolineato la necessità di onorare tutti i caduti

(ANSA) - VARESE, 25 APR - Il sindaco di Varese Attilio Fontana (Lega Nord), e' stato fischiato da alcune militanti dell'associazione Donne in Nero. ''Oggi e' la festa di tutti, la festa di tutte le parti - ha detto Fontana nel suo discorso per le commemorazioni del 25 Aprile - onoriamo tutte le persone morte in buona fede''. A quel punto dalla platea del teatro sono partiti alcuni fischi. Fontana ha subito replicato dal palco: ''Mi dispiace. L'Italia non vuole superare gli steccati e riappacificarsi''.

giovedì 23 aprile 2009

La festa della Liberazione

“Combattenti della Guerra di Liberazione!
A Voi, nell'Annuale della Liberazione, torna l'animo riconoscente e memore dei cittadini.
Allorché tutto sembrava perduto, Voi mostraste cosa possano l'amore per la Patria e la fede nel suo avvenire.
E, con il Vostro eroismo, avete arricchito l'epopea italica di nuove gesta.
Rapidamente riordinati, i soldati di una guerra pur sempre eroicamente combattuta tornarono primi all'attacco; i marinai continuarono a tener alta sul mare la Bandiera mai ammainata; gli aviatori ripresero con l'antico sprezzo della morte, i combattimenti nel cielo, a tutti affiancandosi con fraterna gara di patriottismo, di dedizione e di audacia, i partigiani che ben sapevano di coinvolgere nella lotta anche le loro famiglie.
Queste forze vive ed eroiche diedero alla vittoria delle potenti armi alleate un contributo ogni giorno più evidente e sicuro, ogni giorno più lealmente riconosciuto.
Quando un popolo in così aspro travaglio non cede di fronte alla immensità della sciagura ed alla avversità del destino, ma trova nelle fibre profonde della stirpe il coraggio per non disperare e la forza per lottare ancora, quel popolo può alzare la fronte davanti a tutto il mondo e affermarsi degno di un migliore avvenire.
E questo l'Italia lo deve a Voi, soldati, marinai, avieri e partigiani.
La Patria vi ringrazia. Viva l'Italia”

(Roma, 25 aprile 1946 - Umberto di Savoia)


E’ certo che questo può considerarsi il primo e l’unico anniversario della liberazione come vorremmo che fosse davvero, …una festa di unione di tutti gli italiani.
I numerosi tentativi del nostro attuale Presidente della repubblica Giorgio Napolitano di “iniettarci” a forza questo sentimento è di fatto vanificato dalle sue stesse parole come di quelle dei suoi numerosi predecessori. Anche durante la sua visita di ieri 22.04.2009 a Torino. “ La Resistenza -ricordava- dai primi giorni seguiti alla firma dell'armistizio e al crollo dell'8 settembre 1943 fino ai gloriosi momenti conclusivi della Liberazione delle nostre città e della nostra terra, non può perciò appartenere solo a una parte della Nazione, ma deve porsi al centro di uno sforzo volto a “ ricomporre, in spirito di verità '' come dissi nel mio primo messaggio al Parlamento “la Storia della nostra Repubblica. Dobbiamo giungere sempre più decisamente a questa condivisione, a questo comune sentire storico "

Parlando di questo “spirito di verità” rimane da comprendere come possano i sentimenti di tanti soldati delle forze armate e dei partigiani che combatterono il nazifascismo per fedeltà al Re ed alla bandiera della nostra Patria (verde, bianca …e anche rossa), ad identificarsi in questa repubblica che vogliamo a forza fondata sulla resistenza. Noi Monarchici, pur ribadendo con forza che “la resistenza” e “l’avvento della repubblica” sono due ben distinti capitoli della nostra storia che si vogliono “maritare” erroneamente, ci chiediamo con curiosità su quale resistenza si vuole fondata l’attuale repubblica !
Siamo certi che non si fondò sui combattenti che abbiamo poc’anzi ricordato. Ecco quindi che mi sento sereno nell’affermare che il 25 aprile non può essere la festa di tutti gli italiani. In passato sicuramente, ma nemmeno oggi !

Il persistere di questo falso “credo” che vede il binomio resistenza - repubblica porta in seno il seme della discordia, che evidentemente si vuole coltivare.
Festeggeremo a parte, noi Italiani e noi monarchici, in ricordo di chi ha dato la vita per la libertà della Patria, fieri di rappresentare davvero i valori della resistenza come ricordato dal Re all’Italia, …tutta l’Italia !

da Opinioni Monarchiche

venerdì 17 aprile 2009

Casa Savoia è sempre presente


Emanuele Filiberto di Savoia a L’Aquila


Bolzano, 7 apr. - (Adnkronos) - In aiuto alla popolazione dell'Abruzzo, colpita dal terrificante terremoto, gli Ordini Dinastici di Casa Savoia, in collaborazione con l'Esercito Italiano e la Protezione Civile, hanno inviato tre container; in particolare sono stati forniti :

- 50.000 pasti completi di stoviglie da campo;

- pasta, pomodoro, sale, latte, zucchero, scatolame;

- un container di acqua minerale.

Quanto sopra e' stato reso possibile grazie alle offerte dei tanti Amici di Casa Savoia e dalla stessa Casa Reale. Sono state gia' inviate in loco due squadre della Protezione Civile, una proveniente dal Veneto, ed una proveniente dalla Toscana.S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto e la Principessa Clotilde sono a L'Aquila da questa mattina.E' stato attivato il conto corrente 'Amici di Casa Savoia pro vittime terremoto d'Abruzzo' le cui coordinate bancarie sono:IBAN: IT 49 P 02008 12100 000040416863.Gli Ordini Dinastici di Casa Savoia invitano a far sapere se vi sia disponibilità di tende, sacchi a pelo, o altro per aiutare gli Amici abruzzesi. (Waf)

Vedere per credere !!!

Il principe Emanuele Filiberto, in una intervista a “Diva e donna” (n. 16 - Aprile 2009), ha dichiarato dopo la sua visita alle tendopoli: “Io ho visto le tende, era solo il giorno dopo il terremoto ed era già stato fatto un grosso lavoro, ma aveva piovuto e già l’acqua passava all’interno. Un’umidità terribile, letti da campo. Le tendopoli possono durare giusto per un’emergenza, che non deve durare più di una settimana, due al massimo”
…Il principe, poi, rassicura l’intervistatore Roberto Alessi che chiede : “In 24 ore siete riusciti a portare cinquantamila pasti : come avete fatto ?”
Risposta: “Abbiamo amici che ci aiutano in questo frangente.”

Casa Savoia è sempre presente.

“In questi momenti il pensiero va alle famiglie delle vittime di questa tragedia. Quanto accaduto è terribile e le proporzioni del sisma sembrano aggravarsi di ora in ora. Mi preoccupano molto le conseguenze delle tante abitazioni che hanno subito gravi danni e che sono inagibili. Sono certo che il Governo saprà dare risposte immediate a sostegno di queste famiglie, tuttavia invito tutti gli italiani a dimostrare ancora una volta la loro solidarietà lanciando una raccolta di fondi per la ricostruzione delle abitazioni distrutte. Anche Casa Savoia ha attivato i Delegati dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro affinché si lanci una campagna di raccolta presso tutti i membri degli Ordini Dinastici. Sono vicino a tutti gli abitanti dell’Abruzzo e dell’Aquila, zone che conosco bene perché tra le prime che ho visitato al mio rientro in Italia essendo particolarmente legate a Casa Savoia. Mi stringo a loro con profondo affetto”

Emanuele Filiberto Di Savoia


S.M. Vittorio Emanuele III - Messina 1908

Casa Savoia è sempre stata presente nei momenti più tragici del popolo italiano. Passano gli anni, i decenni, i secoli, ma Casa Savoia è sempre presente fisicamente e nello spirito, affianco al suo popolo.

Da evidenziare il silenzio totale da parte dei Media e della Stampa Nazionali, di tale iniziativa

07.04.2009
LIBERALBLOG - Il Weblog di Antonello Leone.

mercoledì 15 aprile 2009

ARALDO di Biella - Numero 02.2009

E' pronto l'invio del nuovo numero del nostro Foglio Informativo.
Nel numero di questo bimestre (Marzo - Aprile 2009) una panoramica di Società e cultura, Politica interna, Opinioni in genere, "notizie" ambientali, un riassunto del pontificato ad oggi di Benedetto XVI, notizie dall'Estero e qualche goccia di Storia patria.
Ultima pagina dedicata al nuovo nato in Casa Savoia, il piccolo Principe Umberto...
Buona lettura
Redazione de "L'ARALDO di Biella"

martedì 14 aprile 2009

Lettera ad un figliolo italiano

Caro figlio mio, ho deciso di scriverti oggi, perché desidero che questo mio stato d’animo, non sia per te un episodio passeggero come tanti altri. La tua piccola persona con la giusta spensieratezza ed i tuoi mille interessi di bambino, ti porterebbero inevitabilmente a dimenticare quanto sto per rivelarti nel breve volgere di qualche giorno, e ciò non è bene per te e per la nostra Italia.Vedi tesoro mio, il nostro Paese, che sembra tanto piccino se confrontato con gli altri quando guardiamo assieme l’atlante mondiale, in verità è un grande Paese in tutto.Anche se offuscato di recente dalla cecità di persone neanche troppo intelligenti, non vorrei mai che tu debba vergognarti in futuro di esso.Può darsi che tu un giorno abbia la possibilità di decidere cosa fare per la nostra Italia, …non è solo la speranza di un papà che desidera un avvenire luminoso per il proprio figlio, ma è anche la speranza di un italiano che ama la propria Patria.Quel giorno potrai rileggere queste righe !La settimana passata, oltre al 19 di marzo, festa del papà, che tu hai onorato a scuola con un lavoretto manuale molto gradito, prevedeva la data storica del 17 Marzo.E’ davvero un peccato, che in tutta Italia a scuola, per dei bambini di 9 anni come te si sia potuto sorvolare su questa importante data.Questa è la data che segna la nascita dell’Italia nostra. Il 17 marzo 1861 !
In tutto il mondo si festeggiano date simili, …sono date che segnano unità, fratellanza tra le persone, orgoglio di appartenenza, la fine di sofferenze ingiuste. Forse la maestra tua, come tutte le altre maestre italiane ha davvero troppo da fare, se non riesce a dedicare una giornata alla nascita dell’Italia, anche se… se il tempo per parlare e festeggiare halloween lo si trova sempre vero ?La mia non vuol essere una critica, soltanto una constatazione.Del resto non possiamo che constatare con tristezza che i nostri figli, diventano adulti senza conoscere nulla della propria storia di Italiani. Saranno così costretti a vergognarsi di esserlo, essendo cresciuti tra un telegiornale e l’altro, dove da anni non si sente altro che parlare di mafia, camorra, corruzione, truffe, omicidi, stupri e bassezze di ogni tipo.Ecco, quello che desidero davvero per il tuo futuro, e che tu non debba vergognarti mai di essere Italiano. Un italiano nel mondo è sempre un valore aggiunto !Eppure sarebbe bastato davvero poco a fare una lezione unica martedì 17 ai bambini di tutt’Italia parlando semplicemente di fratellanza tra le persone da sud a nord, dell’importanza in questo mondo in profonda trasformazione e di crisi dell’unità, cantare tutti assieme almeno una strofa dell’inno di Mameli !“Tre colombi come una fava” verrebbe da dire, …storia, educazione civica e musica, all’insegna dell’Italia nostra madre.E’ davvero un misero Paese l’Italia di oggi, se non riesce a ricordarsi la propria nascita ? No caro figliolo, non è l’Italia che è misera, …misere sono le persone che non tramandano ricordi o che non hanno ricordi !Noi ricorderemo assieme d’ora in poi il 17 marzo. Vedrai che ogni anno sarà una sorpresa, ogni anno sarà più interessante. Come piemontesi soprattutto, non dimenticheremo che si combattè una guerra durissima contro lo straniero, per giungere all’unione di tutti gli italiani sotto la medesima bandiera. La bandiera d’Italia da oltre 160 anni, non è quella che sventola stanca, sporca e sfilacciata dal pennone della tua scuola, ma è quella che il tuo papà difende da ogni critica e fa sventolare con orgoglio dal balcone della nostra casa.. Verde, bianca e rossa, dove il bianco non si presenta vuoto come i valori morali d’oggi, ma pieno delle tradizioni e dei colori di mille anni di gloriosa epopea !Ora devo terminare perché il groppo che sento in gola mi soffoca e mi scendono alcune lacrime dagli occhi.
I papà non possono piangere, ma possono sperare, e soprattutto educare !Torna a giocare adesso, …torna alla tua spensieratezza, ma ricordami a fine settimana di parlarti di un’altra importante data della nostra Storia, …marzo non è solo il mese della primavera e della festa del papà !


da Opinioni Monarchiche di Conterio Alberto

Riorganizzazione del Sito Biellamonarchica

Questo Sito, nato nell’Agosto del 2005, per volontà di Conterio Alberto, Coordinatore per Biella dell’Unione Monarchica Italiana, ha visto la luce in forma “autocostruita”, e da autodidatta.
In questi anni, abbiamo imparato a muoverci sulla rete, e ad approfondire le sue potenzialità.
Purtroppo, abitando un territorio in prevalenza montano, abbiamo avuto in questi anni, soprattutto difficoltà di collegamento alla rete.

Fantascienza per noi il collegamento ad alta velocità, soprattutto dovendo operare un aggiornamento del Lay Out del sito ed altre importanti opzioni offerte dal “dominio”.

E’ stato così ripensato totalmente per poter essere aggiornato in modo pratico da un qualsiasi Internet Point, o Internet Caffe del pianeta, saltando le difficoltà ancora non risolte da questa provincia (solo a parole) circa l’adeguamento della copertura territoriale completa con una ADSL veloce e sicura.

Comunichiamo quindi agli organi di stampa locali, e a tutti gli indirizzi link prima collegati con il nostro Sito, il cambio di indirizzo, da http://www.biellamonarchica.it/ a http://biellamonarchica.blogspot.com/

Ringraziamo per l’attenzione sicuri di essere d’ora in avanti, più interessanti e prontamente aggiornati !

Cordiali saluti - UMI - Biella
Ufficio Stampa

Terremoto in ABRUZZO


A seguito del sisma gravissimo che ha colpito la terra d’Abruzzo, un sisma di 5,8 gradi Richter alle 3,32 di lunedì scorso, rendiamo noto il seguente


COMUNICATO STAMPA

Le Guardie d’Onore al Pantheon in aiuto dei terremotati abruzzesi

L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon
ha aperto una sottoscrizione a beneficio degli italiani d’Abruzzo colpiti dal terremoto.

Versamenti sul c.c.p. n° 59325001 intestato
all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon
via della Minerva n°20 00186 Roma, causale pro-terremotati dell’Abruzzo.


Roma, 6 aprile 2009

dal sito ufficiale delle Guardie d’Onore alle Reali tombe del Pantheon

L'ARALDO di Biella

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L’ARALDO di Biella
Il Web in carta !

Nato nel 2006 con l’intento di informare tutti coloro che non avevano un collegamento a Internet, è in breve tempo diventato un periodico che raccoglie articoli ed opinioni tratte sulla rete o sui quotidiano che hanno un diretto interesse sulla monarchia o che forniscono uno spunto valido ad esternare o a confermare le nostre opinioni monarchiche.
Esso viene redatto e stampato in proprio da Alleanza Monarchica di Biella ed inviato a tutti coloro che ne fanno richiesta al seguente indirizzo : alberto.conterio@hotmail.com, oppure a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno avuto contatti con la realtà locale di Alleanza Monarchica in Biella
La compilazione dell'ARALDO in formato "Pdf" inoltre, ci permette il suo comodo inoltro tramite E-mail. Comodo, rapido, puntuale e gratuito, riceverete il nostro piccolo foglio con un click di mouse direttamente sul vostro PC tutti i mesi entro la prima settimana.
Grazie a chi ci legge, e un Cordiale Saluto.

Per fare richiesta dell'ultimo numero o dei numeri arretrati, scrivere alla
Redazione de L'ARALDO di Biella

ARCHIVIO - In pronta lettura i seguenti numeri :


UMI, ...contatti locali !

Presenti in Biella dal luglio 2005, siamo contattabili ai seguenti indirizzi :

UMI - Coordianamento per Biella
Sig. Conterio Alberto - E-mail aconteri@hotmail.com
Telefono 340.5875737 (Dalle ore 12.00 alle ore 13.30)
Segreteria e Ufficio Stampa
Webmaster del sito
SEDE NAZIONALE U.M.I. - FERT - U.C.R.I.
Via Riccardo Grazioli Lante n.15/A
00195 Roma
Tel. e Fax.: 06.5759820 / 06.3720337/ 3356955941
E-mail : info@monarchia.it

UMI, ...chi siamo e come farne parte !

L’Unione Monarchica Italiana è la più “antica” realtà associativa monarchica italiana; è stata fondata nel 1944 in Roma liberata, pochi giorni dopo al ritorno al Quirinale di S.A.R. il Principe Umberto di Savoia allora Luogotenente generale del Regno.

L’ U.M.I. rispecchiava allora – e rispecchia anche oggi – l’esigenza di raccogliere quanti fra gli italiani si sentivano e si sentono istituzionalmente monarchici e ciò indipendentemente dalle singole opinioni politiche e schieramenti elettorali.
Viene pertanto considerata prioritaria l’accettazione del principio monarchico, tutela al suo interno tutte le differenze, tende ad anticipare il Regno ideale nella armonizzazione fra le molteplicità esistenti nelle sue strutture.

L’ U.M.I. non è un movimento nostalgico e propone democraticamente la forma monarchica dello Stato come alternativa istituzionale alla crisi del sistema repubblicano (abrogazione dell’art.139 della Costituzione).

L’ U.M.I. è presente in tutta Italia, opera anche fra le comunità italiane nel mondo e intensifica i rapporti con i movimenti monarchici esteri.

L’ U.M.I. diffonde nel territorio il suo messaggio istituzionale con un tesseramento capillare che si organizza nei Club o Circoli Reali presenti i tutte le province.In crescita gli aderenti giovani che non sono diventati monarchici per nostalgia di un passato che non hanno mai conosciuto ma perché hanno conosciuto la repubblica. L’accordo di qualche anno fa fra l’U.M.I. e l’Unione del Club Reali d’Italia ha rafforzato le strutture organizzative e potenziato la capacità di una presenza sempre più capillare.I siti internet locali come questo ed il sito ufficiale rappresentano un veicolo sempre più importante per la raccolta di nuove adesioni.
L’ U.M.I. agisce sul piano culturale e dispone dell’Agenzia di stampa “FERT” che ha superato anch’essa i 50 anni di vita.Innegabile è il merito storico dell’U.M.I. per il contributo dato alla vittoria della Monarchia nel referendum istituzionale del 2 Giugno 1946 e per l’impegno profuso per tenere viva la proposta alternativa monarchica durante gli oltre 60 anni di repubblica.

L’ Unione Monarchica Italiana, infine, resta fedele alla tradizione ma accetta la sfida della modernità ed agisce nella convinzione che la Monarchia sia la risposta più valida alla domanda di valori di identità. Questi sono i valori che i popoli oggi ricercano per non essere travolti dalle vecchie e nuove oligarchie.


ISCRIZIONE


Per iscriversi all'U.M.I. basta compilare il modulo d'iscrizione che potete scaricare direttamente ed inviarlo, assieme ad un assegno non traferibile intestato alla nostra sede nazionale:




Unione Monarchica Italiana

via Riccardo Grazioli Lante 15/a

00195 ROMA

Quota base di iscrizione 25,00 €.


L'origine del Simbolo dell'UMI

Con domanda al Ministero degli Interni del Regno, in data 3 aprile 1946, vedeva la luce il simbolo dell'Unione Monarchica Italiana, che noi tutti appartenenti all'associazione portiamo con orgoglio sull'occhiello della giacca.
Sotto una riproduzione del documento che attesta il fatto !