domenica 30 ottobre 2011

L’ARALDO di Biella

L’ARALDO di Biella – Numero di Novembre 2011

Inviato ai nostri affezionatissimi lettori il nuovo numero de "L'ARALDO di Biella", ma lo stesso numero è leggibile anche in linea al seguente LINK

Numerosi i punti di riflessione anche questo mese 
Segnaliamo i seguenti articoli, tra i molti proposti che riteniamo di grosso interesse :

Ultimo minuto…
Cento idee il Big Bang di Renzi
Pagina 14

Società e Cultura
Tolto il segreto sull'assistenza sanitaria ai Deputati
Pagina 3

Dal Vaticano
Crisi demografica in Italia
Pagina 6

Dalla Redazione
Condannato il Dir.Ezio Mauro di “Repubblica”
Pagina 13


Redazione de “L’ARALDO di Biella” - 30.10.2011


Numero on line : 10.2011 – Novembre 2011

Monarchici Toscana: Partito Tradizional Popolare

Monarchici Toscana: Partito Tradizional Popolare:
 
Domenica 30 ottobre festeggiamo CRISTO RE all'oratorio dell'Immacolatella di Palermo Domenica 30 ottobre festeggiamo CRISTO RE, l'unico sov...

mercoledì 26 ottobre 2011

Il direttore di “Repubblica” Ezio Mauro, condannato per calunnia

Condannato Ezio Mauro
Il direttore di “Repubblica” Ezio Mauro, condannato per calunnia

25 ottobre 2011

(Adnkronos) – “Oggi il tribunale di Monza nella sezione di Desio ha condannato Ezio Mauro, direttore Responsabile de “La Repubblica”, e l’autore dell’articolo. Con questa condanna per calunnia il Tribunale fa affermato un principio di civiltà fondamentale”


A darne la notizia è il portavoce di Casa Savoia, Filippo Bruno di Tornaforte, spiegando che “riconosciuto il Principe Vittorio Emanuele di Savoia innocente in via definitiva per i tristi eventi di cavallo che portarono alla prematura scomparsa del giovane Dirk Hamer, il Tribunale, con la sentenza di condanna a “Repubblica”, ribadisce che chiunque affermi e abbia intenzione di riesumare per scopi giornalistici o propagandistici il tema della responsabilità del Principe nei fatti citati è un diffamatore e calunniatore pertanto va condannato”.

Tratto da : inf@monarchici.org

Una magnifica notizia
Le nostre più sentite felicitazioni a S.A.R. Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia
Giustizia è fatta !!!

martedì 25 ottobre 2011

Rapporto Caritas

Rapporto Caritas
8,3 milioni di poveri in Italia
Famiglie e giovani a rischio

della Redazione on line
17 ottobre 2011

Italia sempre più povera. Sono 8,3 milioni i cittadini che vivono in povertà, pari al 13,8% della popolazione: famiglie numerose, monogenitoriali e del Sud le più colpite. Ma in tempi di crisi economica, la povertà sta cambiando volto: secondo i dati raccolti dalla Caritas, il 20% delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto in Italia ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato del 59,6%. Il 76,1% di essi non studia e non lavora, percentuale che nel 2005 era del 70%. Sono alcuni dati del Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia, che sarà presentato domani a Roma da Caritas Italiana e Fondazione Zancan, in occasione della Giornata mondiale contro la povertà.
Dunque - secondo il Rapporto intitolato 'Poveri di diritti (Edizioni Il Mulino) - l'Italia è ben lontana dal trovare una soluzione efficace alla piaga della povertà: se nel 2009 erano 7,8 milioni i poveri (13,1%), nel 2010 hanno raggiunto quota 8,3 milioni (13,8%). In totale in Italia sono 2,73 milioni le famiglie povere. Eppure - secondo Caritas e Fondazione Zancan - le risorse per far fronte al fenomeno ci sono, ma sono male investite: una parte del Rapporto è dedicata all'analisi della spesa sociale e per la povertà da parte dei comuni italiani. Il Rapporto 2011 dedica un'attenzione particolare al tema dei diritti negati. Perchè parlando di povertà non si deve ragionare solo in termini di deprivazione economica, ma si deve pensare alle altre conseguenze concrete: essere poveri significa negazione del diritto al lavoro, alla famiglia, all'abitazione, ma anche alla giustizia, all'educazione, alla salute. E un diritto negato è anche quello a un futuro per i giovani. Giovani che - come testimoniano i dati raccolti da Caritas - sono sempre più poveri e senza lavoro o prospettive.


Monsignor Crociata : La povertà minaccia la famiglia.
I dati del Rapporto Caritas-Zancan "dimostrano un generalizzato aumento della povertà e di nuovi poveri" nel Paese e il "progressivo coinvolgimento in situazioni di temporanea difficoltà economica di persone e famiglie tradizionalmente estranee al fenomeno". Lo ha sottolineato il segretario generale dell'Episcopato Italiano, monsignor Mariano Crociata, presentando alla stampa questa dolente fotografia degli effetti della crisi nel nostro Paese. Per il numero due della Cei, che promuove ogni anno questa rilevazione attraverso la Caritas Italiana che è un suo organismo, "un aspetto molto preoccupante è che le nuove situazioni di povertà sono sempre meno legate a storie di persone sole e sempre più caratterizzate da un coinvolgimento complessivo dell'intero nucleo familiare. Tutti i membri della famiglia si trovano a vivere, in modi diversi, una condizione di stress e di sofferenza, anche se sono le donne e le nuove generazioni a pagare il prezzo più elevato".

Commentando i dati, monsignor Crociata ha sottolineato, in particolare, "la condizione dei giovani, la cui povertà fondamentale si configura come mancanza o perdita di futuro, perchè vede sommersi e resi inaccessibili i territori del sapere e intaccata ogni opportunità di lavoro". "Scuola e lavoro - ha affermato - sono i fattori decisivi per le nuove generazioni". Il segretario della Cei ha fatto riferimento
anche "alle persone e le famiglie immigrate, nelle quali ancora una volta sono le donne, i bambini e gli adolescenti a subire gli effetti peggiori del crescente impoverimento generale e le conseguenze di una cittadinanza incompiuta che espone maggiormente alla povertà". A suo parere l'aumento della "povertà familiare" (del 44,8 per cento) è "spesso aggravato dall'incapacità di rinunciare a determinati livelli di consumo". "In questo senso - ha precisato il segretario della Cei - anche lo stile di vita può divenire causa di povertà: molte situazioni di indebitamento e di indigenza derivano
dall'incapacità di gestire in modo adeguato i consumi in rapporto all'effettiva entità delle disponibilità
economiche". Si è perciò poveri "per insufficienza o assenza di risorse economiche" ma anche per mancanza "di capacità, di relazioni e di socialità, privazione di strumenti informativi e culturali, perdita di identità e di senso, smarrimento di valori e assenza di punti di riferimento solidali all'interno della città e del tessuto sociale".

Occorre, ha chiesto Crociata, "cogliere i segnali di preoccupazione che giungono in questa fase della vita sociale ed economica e incoraggiare a farsene carico responsabilmente", vista "la riduzione dell'offerta di possibilità per un numero crescente di persone": l'aumento della povertà, infatti, mette in crisi "la tenuta complessiva di una società come la nostra, attraversata da profonda crisi economica, ma anche da anomia e crisi di senso e di valori".

Tratto da : www.avvenire.it/

domenica 23 ottobre 2011

Ricorso Elezioni in Piemonte e Lombardia

Avevamo inviato un comunicato a "Il Biellese" il giorno 8 di Ottobre, in merito alla questione dei ricorsi sulle elezioni del Piemonte e Lombardia. Il comunicato è stato infine pubblicato in data 18.
Un poco fuori tempo, ma Stella e Corona con esso, risulta essere stato il solo movimento politico in citta (Biella) a schierarsi con i promotori del ricorso stesso !

mercoledì 19 ottobre 2011

Opinioni Monarchiche: Io sono, perchè penso...

Opinioni Monarchiche: Io sono, perchè penso...: Io sono, perché penso… Periodicamente è cosa buona e giusta guardarsi allo specchio per tentare di tirare delle somme, capire la strada f...

domenica 9 ottobre 2011

Madame Angela Pellicciari demasquee

Madame Angela Pellicciari demasquee
Smascherata la posizione di falsa revisione storica di Angela Pellicciari.

8 ottobre 2011

Abbiamo esattamente riportato il riferimento, in francese, così come pubblicato in occasione della presentazione di un libro di Alexandre Dumas, assai interessante. 
L'autore narra avvenimenti e situazioni vissute in prima persona, tra il 1860 e il 1863, quando si trovava a Napoli, nel momento storico di passaggio tra il regime borbonico, l'arrivo di Garibaldi e l'unione del Sud al Regno d'Italia. Dumas fu nominato responsabile delle attività culturali del governo provvisorio e creò anche un giornale: L'INDIPENDENTE. 


La presentazione di questo libro, dal titolo forte (La camorra ed altre notizie sul brigantaggio Edizioni La Librairie Vuibert, 416 p., 19 Euro, acquistabile presso le librerie francesi)  è il risultato di una serie di manoscritti inediti, in italiano e in francese,  trovati per caso.
Ne è scaturito un interessante libro-documento presentato, a Nizza, dal gruppo "Antica Contea di Nizza". Nell'occasione si è fatto riferimento a tale Angela Pellicciari che ha pubblicato, con la Casa Editrice Ares di Milano, due libretti che non hanno nulla a che vedere con una seria revisione storica di fatti e avvenimenti che possono riguardare  il nostro Risorgimento Nazionale.
In effetti la nostra disinvolta autrice si è semplicemente lanciata nello sport nazionale più di moda:  sputare ingiurie nei confronti di Casa Savoia, del Piemonte Sabaudo e della Monarchia.
Dai suoi scritti emergono affermazioni unilaterali, senza prove, che riguardano soprattutto la provocatoria iniziativa di rappresentare il reame di Napoli come uno stato ideale: colto, pacifico, ricco, senza problemi ed attaccato dalle "orde" piemontesi che lo avrebbero  ridotto ad una landa desolata. La realtà è ben diversa. Dagli scritti inediti di Alexandre Dumas emerge come il brigantaggio e la camorra esistessero  sin dai tempi dei  Borbone che, anzi,  avevano ben inserito queste due realtà nell'organizzazione dello Stato.
Testimonia e scrive Alexandre Dumas: "Il Re Ferdinando II era il vero capo della camorra. Sotto il suo Regno, tutti rubavano. Il Re Borbone lasciava rubare e lui stesso dava l'esempio, in certi casi, rubando a piene mani".  Era presente alla manifestazione l'Avv. Massimo Mallucci, Segretario Nazionale di Alleanza Monarchica, che ha dovuto, purtroppo denunciare come, in Italia, siano stati dati spazi e patrocinii ufficiali a questa disinvolta signora che, tra l'altro, durante le sue rappresentazioni non ammette confronti di idee.
Purtroppo, nel corso di questo anno, tale persona, che proviene dall'estremismo della sinistra sessantottina,  è stata sostenuta da movimenti  cattolici come Comunione e Liberazione e i Neo Catecumenali, ottenendo patrocinii da "Curie Vescovili" nonchè da società che si fregiano del titolo di "Ente Morale", ottenuto durante il periodo del Regno d'Italia, come la Società Economica di Chiavari.

venerdì 7 ottobre 2011