domenica 9 ottobre 2011

Madame Angela Pellicciari demasquee

Madame Angela Pellicciari demasquee
Smascherata la posizione di falsa revisione storica di Angela Pellicciari.

8 ottobre 2011

Abbiamo esattamente riportato il riferimento, in francese, così come pubblicato in occasione della presentazione di un libro di Alexandre Dumas, assai interessante. 
L'autore narra avvenimenti e situazioni vissute in prima persona, tra il 1860 e il 1863, quando si trovava a Napoli, nel momento storico di passaggio tra il regime borbonico, l'arrivo di Garibaldi e l'unione del Sud al Regno d'Italia. Dumas fu nominato responsabile delle attività culturali del governo provvisorio e creò anche un giornale: L'INDIPENDENTE. 


La presentazione di questo libro, dal titolo forte (La camorra ed altre notizie sul brigantaggio Edizioni La Librairie Vuibert, 416 p., 19 Euro, acquistabile presso le librerie francesi)  è il risultato di una serie di manoscritti inediti, in italiano e in francese,  trovati per caso.
Ne è scaturito un interessante libro-documento presentato, a Nizza, dal gruppo "Antica Contea di Nizza". Nell'occasione si è fatto riferimento a tale Angela Pellicciari che ha pubblicato, con la Casa Editrice Ares di Milano, due libretti che non hanno nulla a che vedere con una seria revisione storica di fatti e avvenimenti che possono riguardare  il nostro Risorgimento Nazionale.
In effetti la nostra disinvolta autrice si è semplicemente lanciata nello sport nazionale più di moda:  sputare ingiurie nei confronti di Casa Savoia, del Piemonte Sabaudo e della Monarchia.
Dai suoi scritti emergono affermazioni unilaterali, senza prove, che riguardano soprattutto la provocatoria iniziativa di rappresentare il reame di Napoli come uno stato ideale: colto, pacifico, ricco, senza problemi ed attaccato dalle "orde" piemontesi che lo avrebbero  ridotto ad una landa desolata. La realtà è ben diversa. Dagli scritti inediti di Alexandre Dumas emerge come il brigantaggio e la camorra esistessero  sin dai tempi dei  Borbone che, anzi,  avevano ben inserito queste due realtà nell'organizzazione dello Stato.
Testimonia e scrive Alexandre Dumas: "Il Re Ferdinando II era il vero capo della camorra. Sotto il suo Regno, tutti rubavano. Il Re Borbone lasciava rubare e lui stesso dava l'esempio, in certi casi, rubando a piene mani".  Era presente alla manifestazione l'Avv. Massimo Mallucci, Segretario Nazionale di Alleanza Monarchica, che ha dovuto, purtroppo denunciare come, in Italia, siano stati dati spazi e patrocinii ufficiali a questa disinvolta signora che, tra l'altro, durante le sue rappresentazioni non ammette confronti di idee.
Purtroppo, nel corso di questo anno, tale persona, che proviene dall'estremismo della sinistra sessantottina,  è stata sostenuta da movimenti  cattolici come Comunione e Liberazione e i Neo Catecumenali, ottenendo patrocinii da "Curie Vescovili" nonchè da società che si fregiano del titolo di "Ente Morale", ottenuto durante il periodo del Regno d'Italia, come la Società Economica di Chiavari.