Demografia: la bomba è al contrario
Falsi miti e verità.
della
Redazione
Abbiamo letto con stupore una esposizione sull’argomento di
Michel Schooyans in cui, molti dei miti e delle “verità” che conosciamo,
vengono agilmente ribaltate.
Monsignor Michel Schooyans è bene ricordare, è stato un
pioniere dello studio critico del pensiero neo-malthusiano nelle istituzioni
internazionali. Il neo-malthusianesimo è una teoria che, riallacciandosi al
pensiero di Thomas Malthus, afferma la necessità del controllo e della
limitazione del numero delle nascite mediante pratiche anticoncezionali,
prestando grande attenzione agli studi degli economisti nel settore agrario e
in quello delle risorse energetiche.
Il malthusianesimo riprende in chiave moderna il pensiero di
Malthus, il quale sosteneva che la finitezza delle risorse combinata con una
crescente pressione demografica, in assenza di interventi correttivi, avrebbe
incentivato la diffusione della povertà e della fame nel mondo.
Monsignor Michel Schooyans rifiuta queste teorie, tanto da
aver attirato l’attenzione e ispirato Giovanni Paolo II a scrivere l’Evangelium
Vitae.
Sacerdote belga nato nel 1930, professore emerito all’Università di Lovanio, è membro della Pontificia Accademia per la vita. Le Edizioni Studio Domenicano hanno da poco pubblicato il suo ultimo lavoro “Evoluzioni demografiche”.
In esso, Schooyans critica il concetto di “capacità portante
della Terra”, spiegando che è l’uomo con la sua intelligenza a definire cosa
sia una risorsa per lo sviluppo.
Secondo lo studioso, l’umanità non deve farsi limitare nel
suo sviluppo dalle ridotte risorse presenti sul pianeta, perché è lo stesso suo
sviluppo a determinare la quantità di risorse esistenti.
Secondo i suoi studi infatti, non deve essere l’avanzamento
della scienza la prima preoccupazione della società ma la diffusione delle
conoscenze scientifiche che abbiamo oggi a disposizione. Prendiamo l’esempio
dei Paesi Bassi. Tradizionalmente il mare è percepito dagli olandesi come un
nemico. Può inghiottire infatti grandi porzioni di quel territorio, come è
accaduto nel 1953. Tuttavia il Piano Delta, realizzato tra il 1958 e il 1997,
ha mostrato la formidabile capacità dell’uomo di canalizzare e dominare le
forze della natura. Un altro esempio sempre dai Paesi Bassi: la moltiplicazione
delle case galleggianti, che mostrano la capacità dell’uomo di fare di un
nemico, l’acqua appunto, un alleato. Grazie alle loro capacità tecniche gli
olandesi possono ospitare comodamente una popolazione con una densità di 400
abitanti per chilometro quadrato, la più alta d’Europa! Esempio contrario
invece è quello del Bangladesh. Sul delta del Gange non si è stati capaci di
proporre altro che crudeli quanto forzate campagne di controllo delle nascite,
con il solo risultato di essere sistematicamente inondati ogni anno dalle sue
acque.
Facciamo un altro esempio però…l’India. In questo Paese,
grazie alla rivoluzione verde avuta fruttando le scoperte agronomiche di Norman
Borlaug (premio Nobel per la pace) e grazie a politiche adeguate, ci si è
permessi di poter nutrire più di un miliardo di abitanti e di poter esportare
cereali. Una cinquantina di anni fa l’India soffriva di carestie e faticava a
nutrire i 300 milioni di abitanti di allora.
Le carestie di oggi così come quelle di domani, non saranno
mai provocate dalla sovrappopolazione afferma sicuro Monsignor Michel
Schooyans, ma dall’incompetenza, dalla
corruzione e dalle guerre. E in questa luce, guardando all’Africa, per chi non
ha accesso all’acqua potabile, ai servizi sanitari e all’istruzione di base,
avere molti figli è la sola condizione per sopravvivere. I figli, sono infatti
la prima risorsa per far fronte alle malattie e alla vecchiaia. Quando
migliorano le condizioni di vita diminuisce il tasso di fecondità, come è dimostrato da tutte le società più avanzate
del mondo.
Oggi però, la centralità dell’uomo è contestata da diverse
correnti di pensiero. Gli autori della Carta della Terra, per esempio, hanno
addirittura l’ambizione di riscrivere la Bibbia, il Decalogo e di instaurare il
culto della Terra-Madre, cioè di Gaia. C’è una “élite” che punta in particolare
a cambiare il paradigma della medicina, per mettere al primo posto la salute
della Terra, in seguito quella del corpo sociale e in ultimo quella dell’individuo.
Individuo che, in questa visione, dovrà rispondere a criteri di selezione
applicati in programmi di salute riproduttiva a forte connotazione eugenetica…
In un mondo così “organizzato” non c’è più posto per l’uomo. Occorre invece
tornare alla società naturale dove l’uomo occupa fermamente la centralità del
sistema. L’uomo non è il problema, ma la soluzione del problema.