Politica interna
Difendere il contante per difendere la libertà
I pagamenti elettronici sono pericolosi
di Gianni Leonini
Le motivazioni che devono spingerci a difendere il contante
sono tutte legate alla conservazione della libertà dei cittadini. Occorre portare
il nostro grido di protesta e dolore all’attenzione della gente comune. Il
tempo stringe.
Eliminare o limitare il contante è un grave atto contro le
libertà dei cittadini, perché significa affidarsi a canali elettronici tenuti
sotto controllo da poche entità, che si troverebbero ad avere il monopolio dei
mezzi di transazione finanziaria di ogni cosa. La moneta elettronica è
assolutamente lecita, molto utile e comoda, ma deve rimanere una libera scelta,
non può essere un obbligo.
Eliminare o limitare il contante è un regalo enorme alle
banche e alla finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo appunto quelli
in contanti.
Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover
sottostare al pagamento di commissioni a ogni atto: 100 Euro in contanti dopo
100 passaggi di mano in mano, restano 100 Euro, mentre 100 Euro elettronici
dopo 100 passaggi sono diventati 45 Euro!!!
55 Euro sono “svaniti” nel nulla, anzi no, sono finiti nei
forzieri delle Banche.
Eliminare o limitare il contante, significa perdere la
proprietà diretta e materiale dei propri risparmi che diventano virtuali, e
sotto controllo altrui, azzerando il diritto alla riservatezza. Spiati 24 ore
su 24, saremo soggetti non solo ad un controllo passivo, ma anche arbitrario, alla
mercé di qualunque evoluzione sociopolitica del futuro.
Si otterrà soltanto un fiorente mercato nero, in cui ancora
una volta a trarre i profitti maggiori saranno i più furbi e violenti.
Voler combattere l’evasione è una scusa, perché il contante è
utilizzato solo marginalmente in modo illegale. La vera evasione al contrario
passa attraverso i canali elettronici delle stesse banche; questa è la verità!
La difesa del contante, diventa così una battaglia di
civiltà.