MESSAGGIO DI FINE
ANNO DI
S.A.R. VITTORIO
EMANUELE
DUCA DI SAVOIA
PRINCIPE DI NAPOLI
GINEVRA – 31 DICEMBRE
2013
Cari Italiani,
seguendo una consuetudine particolarmente cara al mio
Augusto Genitore, S.M. il Re Umberto II, esco dal silenzio per condividere
alcune riflessioni e soprattutto per formulare a Voi e alle Vostre famiglie
l’augurio più sincero per un felice e prospero anno nuovo.
La crisi e il disagio sociale recentemente manifestatosi nel
nostro Paese attraverso nuove forme di protesta ci pongono davanti alla
necessità di un governo forte e di una maggioranza sufficientemente coesa per
intraprendere le riforme attese da troppi anni, senza avere timore di ricorrere
a elezioni anticipate qualora ve ne fosse necessità.
Travolti dalla frenesia della contemporaneità, non dobbiamo
dimenticare che le risorse del nostro popolo sono infinite e lo abbiamo
dimostrato in tanti momenti difficili della nostra storia. Per questo, è più
che mai necessario che la politica riconsegni la parola «speranza» al nostro
vocabolario, come ci ha recentemente ricordato il Santo Padre Francesco.
La speranza è il nutrimento della nostra giornata: un
importante messaggio che sarà doveroso richiamare anche in vista di Expo2015.
Il Santo Natale è trascorso senza che i nostri due marò
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone abbiano avuto la possibilità di
riabbracciare i propri cari, sopportando nell’adempimento del proprio dovere
l’umiliazione e il sacrificio.
Desidero far giungere loro, attraverso queste poche righe,
il mio memore saluto: Casa Savoia vi è vicina e attende con trepidazione il
giorno del vostro ritorno in Patria!
Con l’inizio del nuovo anno, inizieranno in Europa le
celebrazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale che per il nostro
Paese cadranno nel 2015.
Non posso sottrarmi da un appello affinché questa ricorrenza
non sia trascurata, augurandomi che la nostra classe politica non rimanga
insensibile nei confronti delle precarie condizioni dei numerosi sacrari
militari oggi dimenticati. Questi sacelli, infatti, sono un
memoriale di pietre vive della nostra storia e dei nostri valori.
La Grande Guerra è presente in tutte le case attraverso i
ricordi e le testimonianze dei nostri padri. Siamo dunque orgogliosi di
Vittorio Veneto e del Piave! Nessuno può pensare di cancellare queste pagine di
sofferenza e di gioia.
In vista di queste celebrazioni, a nome di tutta la mia
Famiglia, concorde nella richiesta, rivolgo un fervido appello affinché, entro
il 2015, il Re della Vittoria, S.M. Vittorio Emanuele III, possa finalmente
riposare nel Pantheon di Roma, insieme agli altri Sovrani che ancora sono
sepolti in terra d’esilio.
Rivolgo un particolare pensiero alla Sardegna, recentemente
colpita da una drammatica alluvione e ringrazio quanti, nel nome della mia
Casa, si sono immediatamente mobilitati per portare assistenza, conforto e
sollievo ai più bisognosi. Forza Paris!
Non posso concludere questo messaggio senza rivolgere uno
speciale augurio all’Arma dei Carabinieri, voluta dal mio Avo Vittorio Emanuele
I, nei secoli fedele, che quest’anno celebrerà il bicentenario della propria
fondazione. In loro, l’Italia migliore.
A Voi ed a tutte le Vostre famiglie, ai militari in Patria e
all’Estero, ai Servitori dello Stato Civili e Militari, a tutti i miei cari
concittadini, formulo i migliori auguri di prosperità e di felicità per il
nuovo anno.
Vittorio Emanuele