Inciucio Nucleare
Il quadro politico attuale è così tanto deprimente, tanto preso dal Gossip o dalle ultime insultanti proposte dei più alti esponenti della Lega Nord, che abbiamo fatto fatica a trovare un argomento “interessante” su cui chiosare e da includere nel prossimo numero del nostro ARALDO.
Vogliamo quindi giocare d’anticipo, portando sotto ai riflettori il discorso Nucleare. Presto o tardi infatti, l'argomento dovrà essere affrontato dal Governo …sempre che le sue proposte ed i recenti accordi esteri non siano l’ennesimo espediente per far cassetta alle consultazioni elettorali passate e future.
Se così sarà, c’è da scommettere che la Sinistra si butterà nella faccenda con tutto il peso della sua retorica, della sua demagogia, dei suoi media addomesticati per confondere la gente ed ostacolare il Governo.
Il quadro politico attuale è così tanto deprimente, tanto preso dal Gossip o dalle ultime insultanti proposte dei più alti esponenti della Lega Nord, che abbiamo fatto fatica a trovare un argomento “interessante” su cui chiosare e da includere nel prossimo numero del nostro ARALDO.
Vogliamo quindi giocare d’anticipo, portando sotto ai riflettori il discorso Nucleare. Presto o tardi infatti, l'argomento dovrà essere affrontato dal Governo …sempre che le sue proposte ed i recenti accordi esteri non siano l’ennesimo espediente per far cassetta alle consultazioni elettorali passate e future.
Se così sarà, c’è da scommettere che la Sinistra si butterà nella faccenda con tutto il peso della sua retorica, della sua demagogia, dei suoi media addomesticati per confondere la gente ed ostacolare il Governo.
Vale la pena riprendere il discorso da dove si era interrotto, cioè dal quel tristissimo 1987, ricordando proprio a coloro che votarono, quali furono i quesiti referendari sull’argomento, e i risultati avuti dalle urne. Appendiamo così dal “Corriere della Sera”
“Nessuno chiedeva la chiusura delle tre centrali nucleari allora attive
24 febbraio 2009
Nucleare: i tre referendum del 1987
I votanti furono il 65,1%, i sì vinsero con circa l'80% dei voti. Alto numero di schede bianche e nulle
L'8 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%
REFERENDUM NUCLEARE 1 - Veniva chiesta l'abolizione dell'intervento statale nel caso in cui un Comune non avesse concesso un sito per l'apertura di una centrale nucleare nel suo territorio. I sì vinsero con l'80,6%.
REFERENDUM NUCLEARE 2 - Veniva chiesta l'abrogazione dei contributi statali per gli enti locali per la presenza sui loro territori di centrali nucleari. I sì s'imposero con il 79,7%.
REFERENDUM NUCLEARE 3 - Veniva chiesta l'abrogazione della possibilità per l'Enel di partecipare all'estero alla costruzione di centrali nucleari. I sì ottennero il 71,9%”.
Quindi ?
Come sempre la sinistra ha saputo piegare quest’evento ai suoi interessi, strumentalizzando non solo il risultato, ma gli stessi quesiti. Rossi e verdi infatti, seppero propagandare il falso in modo magistrale facendo credere al popolo bue - quello che loro e solo loro "recitano" di voler difendere dalle ingiustizie del mondo - che "il referendum" avesse abolito di fatto lo sfruttamento dell'Energia Nucleare in Italia.
In realtà la sinistra, oltre ad essere colpevole di questa “bufala”, sarebbe da incolpare anche dell’accordo con i petrolieri, che favoriti dalle menzogne della politica rossa e ambientalista non gli sembrò vero, di togliersi di mezzo senza fatica il Nucleare per poter inquinare a volontà con gli idrocarburi di origine fossile - il petrolio - facendo soldi a palate !
Non si spiega in altro modo infatti, il silenzio dell’intero mondo politico ed economico del tempo di fronte all’inganno evidentissimo, pagato in questi anni dal popolo con costi proibitivi e con il deterioramento evidente dell’ambiente. Fu un inciucio magistrale, forse il più riuscito dopo il referendum istituzionale del giugno 1946 !
Redazione de “L’ARALDO di Biella”
“Nessuno chiedeva la chiusura delle tre centrali nucleari allora attive
24 febbraio 2009
Nucleare: i tre referendum del 1987
I votanti furono il 65,1%, i sì vinsero con circa l'80% dei voti. Alto numero di schede bianche e nulle
L'8 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%
REFERENDUM NUCLEARE 1 - Veniva chiesta l'abolizione dell'intervento statale nel caso in cui un Comune non avesse concesso un sito per l'apertura di una centrale nucleare nel suo territorio. I sì vinsero con l'80,6%.
REFERENDUM NUCLEARE 2 - Veniva chiesta l'abrogazione dei contributi statali per gli enti locali per la presenza sui loro territori di centrali nucleari. I sì s'imposero con il 79,7%.
REFERENDUM NUCLEARE 3 - Veniva chiesta l'abrogazione della possibilità per l'Enel di partecipare all'estero alla costruzione di centrali nucleari. I sì ottennero il 71,9%”.
Quindi ?
Come sempre la sinistra ha saputo piegare quest’evento ai suoi interessi, strumentalizzando non solo il risultato, ma gli stessi quesiti. Rossi e verdi infatti, seppero propagandare il falso in modo magistrale facendo credere al popolo bue - quello che loro e solo loro "recitano" di voler difendere dalle ingiustizie del mondo - che "il referendum" avesse abolito di fatto lo sfruttamento dell'Energia Nucleare in Italia.
In realtà la sinistra, oltre ad essere colpevole di questa “bufala”, sarebbe da incolpare anche dell’accordo con i petrolieri, che favoriti dalle menzogne della politica rossa e ambientalista non gli sembrò vero, di togliersi di mezzo senza fatica il Nucleare per poter inquinare a volontà con gli idrocarburi di origine fossile - il petrolio - facendo soldi a palate !
Non si spiega in altro modo infatti, il silenzio dell’intero mondo politico ed economico del tempo di fronte all’inganno evidentissimo, pagato in questi anni dal popolo con costi proibitivi e con il deterioramento evidente dell’ambiente. Fu un inciucio magistrale, forse il più riuscito dopo il referendum istituzionale del giugno 1946 !
Redazione de “L’ARALDO di Biella”