La lingua Piemontese non esiste
Sandro Delmastro delle Vedove
25 maggio 2010
Chi ha avuto modo di leggere “Il Sole-24 Ore” di venerdì 14 maggio alla pagina 18 tira finalmente un sospiro di sollievo per una sentenza importantissima che pone alla sagra delle sempre più numerose baggianate indipendentiste : “il popolo piemontese” e la “lingua piemontese” non esistono.
Ecco cosa scrive il più importante quotidiano economico italiano : “Chi frequenta la zona, e sente per esempio che a Cuneo si parla un dialetto incomprensibile a Novara, già lo sapeva, ma ieri il principio ha una dignità costituzionale; lo ha stabilito infatti la Consulta, bocciato (sentenza 170/2010) una legge con cui l’anno scorso la Regione aveva previsto l’uso del “piemontese” (in aggiunta naturalmente e non in sostituzione dell’italiano) negli uffici pubblici e nella Toponomastica, con tanto di cartelli stradali in lingua locale. Protocolli di intesa con la Rai, poi, avrebbero dovuto promuovere trasmissioni televisive in lingua piemontese.
A tutto questo la Consulta ha detto “no”, perché un’unione amministrativa (la regione) non basta a creare un “popolo”. Finalmente ! Finalmente !
Io ho sempre creduto - e sono fiero di continuare a credere - nell’Italia e mi hanno sempre fatto sorridere le tentazioni goffamente frantumatorie dell’unità nazionale. Questa sentenza importante, è già un modo, decisamente importante, di iniziare a celebrare i 150 anni dell’unità nazionale.
Tratto da : “Il Biellese”
Nota personale
Intanto grazie all’Avvocato Delmastro che ci ha messo al corrente della “novità”, e poi finalmente ci sentiamo sull’argomento più tranquilli. Occorrerà vigilare, perché questa repubblica ci ha insegnato che ciò che viene fatto uscire dalla porta, sovente rientra dalla finestra.
Un articolo sull’argomento a mia firma, pubblicato alcuni mesi fa, sulla medesima testata, era stato replicato e sbeffeggiato da esponenti della politica locale “sensibili” alle baggianate di cui sopra, così come il mio rifiuto mio di genitore, di far svolgere le lezioni “facoltative” di dialetto piemontese ai miei figli presso la scuola elementare, era stato solennemente ignorato. Dal Dirigente scolastico interrogato (anche) in proposito, venni a sapere, che il progetto era stato caldamente “sponsorizzato” dalla Regione Piemonte, perché fosse svolto e basta ! Badate bene amici, che in questo progetto, il neo Presidente Cota, ancora non aveva mano !!!
Quindi è lecito credere che di baggianate, avremmo ancora da sopportarne parecchie.
All’Avvocato Delmastro, …ho fatto avere a mezzo posta la mia stima, comunicandogli, che per battaglie in difesa della nostra Patria, può contare chiaramente su Alleanza Monarchica - Stella e Corona.
Alberto Conterio