mercoledì 10 novembre 2010

Rifiuti e ambiente


Rifiuti e ambiente, fa rima con… gabelle e cittadini

Lettera proposta inviata a : “il Biellese” in data 10 novembre 2010


Sono di queste settimane le notizie della ricomparsa del problema rifiuti in Campania, così com’é di ieri martedì 9 novembre 2010 la notizia locale pubblicata da “il Biellese” del caro rifiuti nel Comune di Pettinengo. Due storie apparentemente lontane mentre in realtà sono semplicemente le due facce della stessa moneta… perché è di moneta, denaro che parliamo, non di rifiuti !


Qualche anno fa, contestando i provvedimenti di comuni e province circa la differenziazione dei rifiuti quale risoluzione del problema, avevo affermato e scritto, che l’argomento non sarebbe stato risolto in questo modo e che i costi lievitati dei servizi non avrebbero giustificato con equità i risultati raggiunti.
Sono passati pochi anni e quanto previsto purtroppo, si sta sistematicamente materializzando.
Per amor di verità, è opportuno ricordare ai cittadini dalla memoria corta che il “progetto differenziata”, pomposamente avviato dalle Amministrazioni locali (sia esse di destra, civiche e di sinistra) per liberare la nostra società dai rifiuti, avrebbe dovuto portarci - in cambio di un piccolo lavoro aggiunto e di un ambiente più sano - un risparmio di spesa. Oggi sappiamo, ed i cittadini residenti a Pettinengo sono gli ultimi che possono confermarcelo, che siamo stati raggirati …come al solito. I costi sono infatti mediamente lievitati del 50 %. Inutile scaldarsi e protestare comunque, indietro non si torna, e occorre essere coscienti quindi che ai rifiuti, s’e aggiunto l’effetto collaterale dei costi…
Come risolvere la questione ? La mia opinione non è cambiata in merito. Occorre prendere atto, che nonostante la differenziazione, l’incenerimento o la loro termovalorizzazione, i rifiuti continuano ad essere un’emergenza, o dove il problema è meglio gestito, i rifiuti sono ormai un peso economico  non indifferente sul bilancio famigliare dei cittadini.
Occorre quindi ridurre all’origine la quantità di rifiuti che i cittadini producono.
Qui entrano in gioco le Amministrazioni locali, che devono avere a cuore il bene della comunità a costo di risultare antipatiche a qualcuno, e non cercare il compromesso più opportuno a spese dell’unico anello della catena che non può sottrarsi a nuove gabelle : i cittadini !
Queste - le Amministrazioni - devono prendere provvedimenti che incentivino produzioni ed il commercio di beni di consumo con imballaggi minimi, se non assenti.
Sono trent’anni che parliamo di abolire gli schopper di plastica o no ? Mi spiegate allora come mai negli ultimi anni al contrario, sono quasi scomparsi i sacchetti di carta dai nostri supermercati ? Quando vogliamo smettere di vendere un ettogrammo di prosciutto o una molletta per i capelli imballati in una valigia di plastica trasparente ? Quando sarà finalmente proibito commercializzare le acque minerali nelle bottiglie di poliestere o il latte nei cartoni alluminati ? E’ impossibile ciò ?
Decine se non centinaia di Comuni espongono ridicoli quanti inconcludenti e demagogici cartelli che ci riferiscono essere “denuclearizzati”. Sorrido e mi chiedo ancora : ma in Italia la gente portava forse a spasso le bombe nucleari invece del cagnolino ? Non sarebbe più utile alla società comunicare che questi territori sono - ad esempio - “deplastificati”.
Faccio una proposta a nome di Alleanza Monarchica - Stella e Corona : La Provincia  X vieta sul suo territorio la produzione, la commercializzazione ed il transito di bottiglie di plastica !
Certo qualche inconveniente iniziale lo provochiamo sicuramente e ci facciamo anche qualche nemico. Vogliamo credere che le aziende più serie che producono e commercializzano acque e bibite rinuncino alla vendita dei loro prodotti e quindi ai guadagni a causa dell’imballo ?
Crediamo proprio di no !
Ritengo convintamene che le Amministrazioni locali, non hanno solo il compito di rastrellare tributi assecondando la “società”, ma penso abbiamo in primis, il dovere di guidare la società verso uno sviluppo logico, equo e sostenibile. Ora nessuno vuole vietare che la tal ditta venda la sua bibita o commercializzi il suo prodotto nella nostra Provincia, ci mancherebbe ! Chiediamo soltanto però che lo faccia in modo conveniente per TUTTI, non solo per il suo profitto, e se alla fine il costo di smaltimento dei rifiuti cala perché quantità e tipologia dei rifiuti sono drasticamente diminuiti, allora si, ci guadagniamo tutti per davvero, anche i produttori !
La beffa di oggi invece prevede che siano i cittadini e solo loro a sobbarcarsi il salvataggio planetario dell’ambiente prelevando ingenti quote dal loro bilancio famigliare… per tutti, anche per coloro che producendo e smaltendo i rifiuti ci guadagnano alla grande !
Concludiamo per non tediare i lettori, …si chiede che i problemi vengano finalmente affrontati seriamente, non rimandati alla prossima giunta o amministrazione, si chiede insomma che si cominci a fare sul serio. Siamo stanchi d’essere presi in giro !

Alberto Conterio
Commissario per il Piemonte di
Alleanza Monarchica - Stella e Corona