mercoledì 20 marzo 2013

Intervista al Dott. Novellino



Roma - Corsa al Campidoglio.
Intervista al Dott. Novellino (Italia-Reale):
« I monarchici né con Alemanno, né con la sinistra, ma con la gente»

20 marzo 2013

Novellino
«Né con Alemanno, né con la sinistra: noi vogliamo essere l’alternativa vera, non grillina, al sistema dei partiti in putrefazione; non ci alleeremo con nessuno, vogliamo rappresentare sul serio i cittadini».


Chi parla a IntelligoNews è Angelo Novellino, un professionista non della politica (è dottore commercialista), candidato-sindaco dei monarchici. I suoi collaboratori, infatti,  stanno raccogliendo le firme per presentare la lista “coronata”, che si chiamerà, appunto, Italia-Reale (il gioco di parole “regale” è voluto), e che vedrà il battesimo (a parecchi decenni dalla scomparsa nazionale di Stella e Corona e dopo qualche timido esperimento locale), proprio in occasione delle elezioni comunali di Roma.

I vostri gazebo sono il termometro non solo del vostro consenso tecnico, ma anche della politica in genere: che reazioni avete avuto?

«Dal fastidio per la politica in termini generali, alla simpatia di molti monarchici latenti che aspettavano un segno, italiani delusi dalla Repubblica, stanchi di questo sistema politico, dei soliti nomi; a molti episodi di aperta adesione popolare nei nostri confronti, e purtroppo fino al nulla, al sottovuoto spinto dei giovani sotto i 30 anni, che non sanno niente della nostra storia, meno che mai della monarchia e del suo ruolo nel Risorgimento. Un fatto terribile, ma anche positivo, perché almeno non sono stati totalmente manipolati dai luoghi comuni e dai pregiudizi ideologici contro i Savoia. Insomma, ci si può pure lavorare. Però noi, rispetto ai partiti ufficiali, ci abbiamo messo la faccia».

In che senso?

«Nei nostri gazebo romani, all’Eur, a piazza della Balduina, raccogliendo le firme per la nostra lista, ci siamo esposti, presentando il nostro simbolo. Siamo ciò che siamo, a viso aperto, alla luce del sole. Gli altri, al contrario, si nascondono, rimuovono ogni appartenenza. Ad esempio, la Prestipino, nostra vicina di gazebo, ha cancellato qualsiasi riferimento al Pd, alla sinistra, c’è solo il suo faccione. Mi sembra chiaro. Hanno paura, si affidano ai nomi, ai visi, ai personaggi, non alle idee».

Perché vi siete presentati?

«Per dare una voce ai monarchici che da tanto tempo fanno solo convegni e messe (per colpa di quelle associazioni legittimiste che ci stanno boicottando); poi, per dare corpo alla protesta contro la politica e il sistema istituzionale che non va, per interpretare un’esigenza vera di cambiamento da parte della società civile, che non è quello di Grillo, una risposta sbagliata a domande giuste».

Dove vi collocate politicamente e culturalmente?

«Pensiamo di incarnare lo zoccolo duro di un nuovo centro-destra che ancora non c’è».

Quindi, vi alleerete col Pdl, La Destra e Fratelli d’Italia in Comune?

«Non ci pensiamo proprio, siamo oltre questa destra e questa sinistra. La sinistra è vecchia, ferma agli anni Settanta. Il centro-destra per reggersi sulle stampelle, ha bisogno dei soldi di Berlusconi. Una cosa ridicola. Guardi, non ho il complesso della testimonianza. Di per sé è un valore positivo».

Da candidato-sindaco, ci dica le tre cose più importanti che farà se venisse eletto..

«Abolizione dei parlamentini dei municipi, sono la bellezza di 500 poltrone inutili; lo snellimento della macchina amministrativa, assegno di 3.000 euro per ogni bambino che nasce. Così ammorbidiremo l’avanzata demografica degli immigrati».