Repubbliche e democrazia
Noi, povere generazioni del dopoguerra, abituati a “credere” vero, l’assioma repubblica = democrazia, e cresciuti fin dalla più tenera età nella culla di questa “certezza”, non ci avvediamo neppure di ciò che ci succede intorno. Privi ormai dei dovuti riferimenti storici e prigionieri in una società senza memoria, non abbiamo la possibilità di confronto, il metro insomma, per misurare quanto il teorema sia vero, o quanto falso !
In questi giorni di agosto sono infatti molti gli argomenti per valutare e discutere la tesi su indicata, ma… passano tutti senza far presa, senza lasciarci un’esperienza.
Le elezioni alla presidenza dell’Afganistan ci dovrebbe fornire una prima e importante occasione di riflessione. Dopo settimane di attentati e tragedie popolari per impedirle, a diversi giorni dal voto, ancora non sappiamo chi è il legittimo vincitore. Nonostante il controllo operato localmente dalle potenze occidentali, molti sono i dubbi - fondati - sulla loro regolarità o sui brogli compiuti.
Viene immediatamente da pensare che, potendo tenersi stretto il loro Sovrano, gli afgani avrebbero potuto salvare qualche vita umana, e a costo zero. Sovrano quello Afgano, che godeva di ottima reputazione preso il suo popolo. Purtroppo però non piaceva ai “liberatori” americani.
Che fosse meno propenso ad avallare i loro “affari” di un semplice Presidente ? Non può esserci altra ragione !
Argomento passato comunque. D’oggi invece, la notizia diramata dall’ANSA sulle elezioni presidenziali in Gabon. Pare che tutti e tre i candidati o pretendenti, si siano dichiarati “vincitori” !!!
Direi che non vi è altro da aggiungere e mi sorge spontaneo un sorriso d’ironia. Allo stesso tempo mi viene da sperare che anche il popolo di quel paese, non debba subire nelle prossime settimane lutti e dolori per potersi annoverare tra i fortunati paesi retti da “democratiche” istituzioni repubblicane.
Confermerebbe soltanto l’alto costo pagato da ogni popolo per onorare una follia ideologica affermatasi dalla rivoluzione francese in avanti per soddisfare il bisogno di protagonismo di pochi egocentrici.
Non è prevista però una breve riflessione su questioni di così poco conto. La promozione delle repubbliche infatti, prosegue incalzante come una campagna commerciale in favore di un articolo in offerta…
Alla festa per i 40 anni della repubblica libica infatti, anche il nostro Paese parteciperà con importanti presenze istituzionali. Certo occorre avere grandi interessi non solo economici per non avvedersi che per promuovere questo “credo”, sarà necessario avallare un dittatore, offendere un popolo - quello libico - e ridurre la democrazia ad un santino appiccicato all’album dei ricordi.
31.08.2009 - Alberto Conterio
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