L’UMI di Biella a Cos (Kos) - Dodecanneso
Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di poter incaricare degli amici che si recavano a Cos per le vacanze estive di recitare una preghiera e depositare una piccola bandiera Italiana vicino alla lapide commemorativa che ricorda l’eccidio di Ufficiali italiani ad opera dei tedeschi dopo l’8 settembre 1943.
Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di poter incaricare degli amici che si recavano a Cos per le vacanze estive di recitare una preghiera e depositare una piccola bandiera Italiana vicino alla lapide commemorativa che ricorda l’eccidio di Ufficiali italiani ad opera dei tedeschi dopo l’8 settembre 1943.
L'entrata del cimitero Cattolico a Cos
COS, una tragedia dimenticata
Il 6 ottobre del 1943, dopo lo sbarco aereo-navale tedesco a Kos che tra il 3 e il 4 aveva scompaginato le forze italo britanniche, 103 ufficiali del 10° Reggimento di Fanteria “Regina” furono barbaramente uccisi, dai militari della Werhmacht perché scelsero di rimanere fedeli al giuramento prestato al Re e all’Italia. 66 corpi furono ritrovati in 8 fosse a Ciflicà, nei pressi di Linopoti, ma solo 37 furono identificati. Le salme ricuperate furono traslate dalla pietà di mani italiane dapprima nel cimitero cattolico della città e, quindi, nel Sacrario Militare di Bari nel 1954. Gli altri corpi non sono mai stati ritrovati né, da allora, si è tentato di cercarli sebbene si conosca la zona da scandagliare.
La bandiera Italiana depositata in onore dei caduti
La lapide posta in memoria dei caduti