mercoledì 5 gennaio 2011

Tragedia : Suicida Ali Reza Pahlavi

Suicida Ali Reza Pahlavi,
figlio dell’ultimo Shah

di Farian Sabahi
mercoledì 5 gennaio 2011

Ieri Ali-Reza Pahlavi, figlio dell’ultimo scià dell’Iran, si è suicidato con un colpo di pistola nel suo appartamento di Boston. Sembra che la causa sia la depressione.
Premessa: non sono monarchica e credo che la repubblica sia una forma di governo migliore della monarchia. Ma penso sia importante soffermarsi su questa notizia, anche perché ci dà il pretesto per ripercorrere insieme un pezzo di storia.


Ali-Reza Pahlavi era nato il 28 aprile 1966 a Teheran. Dopo le medie si era trasferito negli Stati Uniti e, dopo una breve parentesi al Cairo, aveva studiato alla Princeton University e conseguito un master alla Columbia University, per poi proseguire con un dottorato ad Harvard in iranistica e filologia.
Come suo fratello, aveva ricevuto un’educazione di tipo militare. Nel 2001 si era fidanzato con Sarah Tabatabai ma, si legge su wikipedia, dopo un po’ la loro relazione era terminata. Era considerato, come si dice in gergo, uno scapolo d’oro.
A proposito della sua morte, sul sito del fratello Reza Pahlavi si legge che “come milioni di giovani iraniani, anche lui era molto disturbato dalle sventure capitate alla sua patria, ma portava anche il peso della morte del padre (nel 1980 in Egitto, dove era stato costretto a riparare dopo la rivoluzione) e della scomparsa della sorella (che si era suicidata nel 2001, a 31 anni, per depressione e overdose di farmaci). Per anni Ali Reza ha combattuto contro il dolore ma alla fine ha ceduto e, nelle prime ore del 4 gennaio 2011, si è tolto la vita nella sua residenza di Boston, lasciando nel dolore la famiglia e gli amici”.
Gli sopravvivono la madre Farah Diba, il fratello maggiore Reza, la sorella Farahnaz e la sorellastra Shahnaz che il padre aveva avuto dalle prime nozze con una principessa egiziana.

In Iran la monarchia è terminata nel 1979 con la rivoluzione, la fuga (il 16 gennaio di quell’anno) del sovrano Mohammad Reza Pahlavi e della sua famiglia, e il ritorno dell’Ayatollah Khomeini il 1° febbraio.
Mohammad Reza Pahlavi era succeduto al padre nel 1941, quando gli inglesi avevano invaso l’Iran. Durante la seconda guerra mondiale l’Iran si era dichiarato neutrale, ma gli Alleati avevano bisogno del corridoio iraniano per portare rifornimenti a Mosca e temevano che Hitler si espandesse verso Oriente, minacciando il Caucaso e il Medio Oriente, ricco di petrolio e gas naturale. Gli inglesi obbligarono Reza Shah ad abdicare, mettendo sul trono del pavone il figlio Muhammad Reza.

Il nuovo re aveva studiato in Europa, era poliglotta e ben diverso dal genitore, un militare analfabeta della brigata dei cosacchi che nel 1921 aveva preso il potere con un colpo di stato contro la dinastia cagiara.
In prime nozze, per tessere una rete di alleanze, il padre aveva fatto sposare a Mohammad Reza la sorella del re egiziano Faruk. Ma da quelle nozze era nata solo una figlia (nel 1940) che, in base alla legge di successione dei Pahlavi, non poteva succedere al trono.
Fu così che, diventato re, Mohammad Reza Pahlavi sposò la bella Soraya, figlia di una importante famiglia con estese proprietà in aree tribali ricche di petrolio. Ma nemmeno lei gli diede l’erede.
Per le pressioni interne, lo scià fu obbligato a ripudiarla e a sposare la giovane Farah Diba che gli ha dato quattro figli: il principe ereditario Reza (1960), il principe Ali Reza (1966-2011), Farahnaz (1963) e Leila (1970-2001). Una saga, quella dei Pahlavi, che sembra segnata dal dolore.